HistAntArtSI - Historical Memory, Antiquarian Culture, Artistic Patronage: Social Identities in the Centres of Southern Italy between the Medieval and Early Modern Period.
From the twelfth century, southern Italy was overrun by foreign rulers and their houses and saw fierce dynastic struggles for succession. In attempting to cope with these sudden changes and upheavels, the local urban communities continually found themselves faced by the need to legitimize and reconfirm their status through actual negotiations with the king, and eventually with the baron. In this context the procedures and methods used to construct specific local identities take on particular importance, as do those used by individuals and families to affirm their social position. At both levels the central element in such processes appears to have been recourse to the past and the study of civic and family origins.
An interdisciplinary team will carry out an investigation into how the use of sources, both archival as well as literary, and of local antiquities, influenced the methods of self-representation adopted by elite individuals and local communities in the Regno di Napoli between the medieval and early modern period. In particular, the project will seek to identify the conscious and strategic use of sources and of the antique in the composition of new texts and in the commissioning of artistic and architectural works, beginning with Campania and then extending to Puglia, Calabria, Basilicata, Molise and Abruzzo.
An accessible database on the Internet will be specifically designed and programmed to gather together all the data relating the antiquities and their local reuse, including works of art and architecture as well as the local scholarly histories in southern continental Italy between the fourteenth and seventeenth centuries.
HistAntArtSI
Memoria storica, cultura antiquaria, mecenatismo artistico: le identità sociali nei centri dell'Italia meridionale tra Medioevo e prima età moderna.
A partire dal XII secolo, l'Italia meridionale fu invasa da sovrani stranieri e dai loro casati e vide feroci lotte dinastiche per la successione. Nel tentativo di far fronte a questi improvvisi mutamenti e sconvolgimenti, le comunità urbane locali si trovavano continuamente di fronte alla necessità di legittimare e riconfermare il proprio status attraverso vere e proprie trattative con il re, ed eventualmente con il barone. In questo contesto assumono particolare importanza le procedure ed i metodi utilizzati per costruire specifiche identità locali, così come quelli utilizzati dai singoli e dalle famiglie per affermare la propria posizione sociale. Ad entrambi i livelli l'elemento centrale di tali processi sembra essere stato il ricorso al passato e lo studio delle origini civiche e familiari.
Un team interdisciplinare svolgerà un'indagine su come l'uso delle fonti, sia archivistiche che letterarie, e delle antichità locali, abbia influenzato i metodi di autorappresentazione adottati dalle élite e dalle comunità locali nel Regno di Napoli tra il medioevo e il prima età moderna. In particolare, il progetto cercherà di individuare l'uso consapevole e strategico delle fonti e dell'antico nella composizione di nuovi testi e nella committenza di opere artistiche e architettoniche, a cominciare dalla Campania per poi estendersi a Puglia, Calabria, Basilicata, Molise e Abruzzo.
Sarà appositamente progettato e programmato un database accessibile su Internet per raccogliere tutti i dati relativi ai reperti antiquari e al loro riuso locale, comprese le opere d'arte e l'architettura, nell'Italia continentale meridionale tra XIV e XVII secolo.
Ultima modifica scheda: 23 agosto 2022