This website offers virtual access to a premier collection of historic depictions amassed by Rodolfo Lanciani (1845–1929). Archaeologist, professor of topography, and secretary of the Archaeological Commission, Lanciani was a pioneer in the systematic, modern study of the city of Rome. Beginning in the latter part of the nineteenth century and continuing into the first three decades of the twentieth century, his work profoundly influenced our understanding of the ancient city. Throughout his long career Lanciani collected a vast archive of his own notes and manuscripts, as well as works by others including rare prints and original drawings by artists and architects stretching back to the sixteenth century. After his death in 1929, his entire library was purchased by the Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte (INASA), on the recommendation of the Director Corrado Ricci (1858-1934). Of the circa 15,000 prints, drawings and photographs in the collection, our team chose and digitized 4,000. The vast majority (almost two thirds) of the selected images consisted of engravings (mainly copper engravings) or other forms of prints (steel engravings, etchings, lithographs, zincographs etc.). Nearly 30% of the total consisted of handmade drawings while only 5% of the total were photographs.
Questo sito web offre l'accesso virtuale all'importante raccolta di rappresentazioni storiche accumulata da Rodolfo Lanciani (1845–1929). Archeologo, professore di topografia e segretario della Commissione Archeologica, Lanciani è stato un pioniere nello studio sistematico e moderno della città di Roma. A partire dall'ultima parte del diciannovesimo secolo e proseguendo nei primi tre decenni del ventesimo secolo, il suo lavoro ha influenzato profondamente la nostra comprensione della città antica. Nel corso della sua lunga carriera Lanciani raccolse un vasto archivio di propri appunti e manoscritti, oltre a opere di altri tra cui rare stampe e disegni originali di artisti e architetti risalenti al XVI secolo. Dopo la sua morte nel 1929, la sua intera biblioteca fu acquistata dall'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte (INASA), su indicazione del Direttore Corrado Ricci (1858-1934). Delle circa 15.000 stampe, disegni e fotografie della collezione, il team ne ha scelte e digitalizzate 4.000. La stragrande maggioranza (quasi due terzi) delle immagini selezionate consiste in incisioni (principalmente incisioni su rame) o altre forme di stampe (incisioni su acciaio, acqueforti, litografie, zincografie ecc.). Quasi il 30% del totale è costituito da disegni, mentre solo il 5% del totale è costituito da fotografie.
Ultima modifica scheda: 23 agosto 2022